AS TronziRivoluzione in casa Tronzi, vecchie stelle hanno lasciato la formazione detentrice del titolo per cercare gloria altrove, a partire dal capitano Marek Hamsik trasferitosi nella Scottecks, seguito in questo suo viaggio dal Papu Gomez. Anche il mattatore dello scorso campionato Zlatan Ibrahimovic, affascinato dai petroldollari francesi, si è congedado dai suoi vecchi tifosi, lasciando al centro dell'attacco uno spazio che è stato rapidamente colmato, almeno da un punto di vista affettivo, dal bomber argentino Diego Alberto Milito, cannoniere del primo scudetto di AS Tronzi, che dopo due anni bui in cui ha collezionato ben due ultimi posti consecutivi (prima con Juvebarca Utd e poi con Wuajioni), torna al centro dell'attacco di quella squadra dove sicuramente ha mostrato le sue cose migliori. Affianco al Principe due grandi colpi del calibro di Boateng a centrocampo e Klose in attacco sono il fior all'occhiello di una campagna acquisti che per il resto è stata abbastanza deludente, basata soprattutto sulla ricerca di talenti pronti ad esplodere ma che ad oggi offrono poche certezze. Importanti le conferme delle belle sorprese dello scorso anno Cuadrado, Nainggolan, Jankovic e Denis, che avevano molto mercato, ma che nonostante tutto sono rimaste a casa. L'obiettivo dell'AS Tronzi è chiaro e dichiarato esplicitamente dalla società, che punta a mantenere il titolo per essere la prima squadra a vincere due campionati consecutivi, e l'unica a poter esporre nella propria bacheca tre titoli.
Cosa convince: L'attacco titolare è di primo livello e se quei tre là davanti non si infortuniano hanno le potenzialità per raggiungere i 60 gol totali. Anche la difesa sembra più solida degli anni precedenti.
Cosa non convince: I ricambi in fase offensiva sicuramente non sono all'altezza, e le partenze di Hamsik, Biabiany, Gomez, ed Asamoah non sono state colmate con giocatori di pari livello.
LA STELLA: DIEGO ALBERTO MILITOLA SCOMMESSA: ISHAK BELFODILLA MASCOTTE: ALESSANDRO SGRIGNA detto "SCRIGNA" o "IL FENOMENO"
ScottecksUomini diversi ma stessa organizzazione degli anni scorsi, per la dirigenza della Scottecks la filosofia resta sempre la stessa: grande solidità nei primi tre reparti (porta, difesa e centrocampo) e poi scommesse e giovani promettenti in attacco. La fase difensiva vanta la spinta propulsiva di due esterni propensi alla fase offensiva come Lichtsteiner e Balzaretti affiancati da un difensore granitico come Chiellini che torna a guidare il reparto arretrato di mister Vitiello dopo la passata esperienza nella Corazzata, e si dichiara pronto ad assistere Buffon o De Sanctis nella fase difensiva. A centrocampo il gioiellino slovacco Marek Hamsik, strappato per fior fior di quattrini ad AS Tronzi, guida una banda di giovani smaniosi di mostrare il loro talento. L'attacco è forse il più indecifrabile della storia. Il brasiliano Pato è l'ago della bilancia di un settore che forse poteva essere costruito con qualche certezza in più. All'inizio la critica è stata severa nel giudicare la Scottecks, ma oggi con maggior freddezza si è un po' tutti d'accordo nel poter giudicare la squadra di mister Vitiello come la vera mina vagante del campionato, capace di deludere i più fiduciosi o di meravigliare i più scettici. Ai posteri largo sentenza.
Cosa convince: Il reparto difensivo ed il centrocampo mostrano grande solidità e possono anche fornire qualche gol importante per risolvere le partite più difficili.
Cosa non convince: L'attacco si basa su troppe scommesse e poche certezze, inoltre anche il dualismo tra Buffon e De Sanctis potrebbe rivelarsi alla fine un problema soprattutto a causa del negativo abbinamento tra i due
LA STELLA: MAREK HAMSIKLA SCOMMESSA: CIRO IMMOBILELA MASCOTTE: RODRIGO PALACIO detto "DIVIN CODIN"
Juvebarca UtdLa stagione scorsa è stata un po' deludente non tanto per i risultati effettivi, ma semplicemente per l'amaro in bocca che è rimasto ai tifosi nel non aver festeggiato nessun titolo dopo aver visto la propria squadra combattere per tutti gli obiettivi fino alla fine; comunque anno nuovo, vita nuova e soprattutto squadra nuova, infatti la dirigenza ha cambiato ben 22 uomini su 25, gli unici superstiti sono l'intramontabile Sorrentino, il pilastro difensivo Bonucci e l'eterna promessa Hernandez. Quest'anno dovranno essere colmate non solo le partenze di gente come Klose, Osvaldo e Matri, ma soprattutto l'addio di colui che è stato per 4 anni il capitano e la bandiera di Juvebarca Utd: Marco Di Vaio. La società sembra comunque aver lavorato bene costruendo una squadra variegata fatta di certezze, giovani talenti, e vecchie glorie in cerca di riscatto. In attacco un Totti in stile "falso nueve" sembra essere ben supportato da gente rapida e di grande qualità. Non ingannino l'altezza dei giovani Giovinco ed Insigne, perchè come dice un noto proverbio "nella botte piccola c'è sempre il vino buono". La speranza di tifosi e società è quella di arrivare a festeggiare quel titolo che oramai manca da 4 anni, e forse il ritorno di un veterano di quella formazione come Totti e di un altro veterano come Amauri (scudettato con Juvebarca Utd 6 anni fa) si può leggere proprio in tal senso, ovvero come una sorta di scaramanzia per tornare a gioire nuovamente con gli stessi uomini che hanno fatto la storia della Juvebarca Utd.
Cosa convince: Nel complesso la squadra sembra convincere soprattutto nella fase offensiva dove Jovetic e Giovinco potrebbero ricambiare la fiducia con la loro definitiva consacrazione.
Cosa non convince: Il centrocampo, escluso Vidal, sembra essere in grado di assicurare prestazioni convincenti, ma pochi gol.
LA STELLA: STEPHAN JOVETICLA SCOMMESSA: AMAURILA MASCOTTE: LORENZO INSIGNE consigliato direttamente dall'esperto Antonio Carotenuto detto "Toti"
FIGA RosellLa Federazione Italiana Giocatori Abruzzesi è tornata ed è decisa a voler ripetere il campionato che due anni fa aveva quasi portato il titolo del FantaPiantoVanessa in terra abruzzese. La formazione di mister Esposito è stata costruita con un criterio ben preciso: un top player per reparto (Basta, Sneijder/Diamanti ed Osvaldo) e poi tutti ottimi gregari, ma... ma... se ciò può esser vero per la difesa ed il centrocampo, in attacco i vari Pabon, Matri e lo stesso Cassano sembrano forse un po' troppo... sotto il livello standard. La speranza ha un nome italiano, anzi italo-argentino e corrisponde all'imprevedibile Osvaldo che ha su di sé il peso di esser stato il colpo più pagato del calciomercato di quest'anno ed il terzo della storia (secondo solo a Trezeguet pagato 1397Mln, e Ronaldinho pagato 1200Mln). L'ago della bilancia pende quindi totalmente sul numero 9 della FIGA Rosell che se farà bene potrà anche far riassaporare a tifosi abruzzesi quel dolce sapore di primato che manca da un bel po'. Per ora il pessimismo la fa da padrone nello spogliatoio della FIGA Rosell, ma probabilmente basteranno un paio di vittorie e prestazioni convincenti per riaccendere quell'entusiasmo necessario per puntare alla vittoria finale.
Cosa convince: Osvaldo. Straordinario le prime partite, niente sembra poterlo fermare... a parte qualche cartellino rosso
Cosa non convince: Il resto dell'attacco. Avere Bergessio come titolare inamovibile sembra un azzardo un po' eccessivo.
LA STELLA: OSVALDOLA SCOMMESSA: COUTINHOLA MASCOTTE: VLADIMIR WEISS pescarese DOC conteso INISPIEGABILMENTE as AS Tronzi
Corazzata PotemkinSquadra che vince non si cambia. L'anno scorso la Corazzata non ha vinto ma sicuramente ha convinto quindi: Squadra che "con"vince non si cambia. I pilastri dell'anno scorso sono rimasti tutti: Legrottaglie in difesa, Lodi a centrocampo e Di Natale in attacco; inoltre la dirigenza ha deciso di dare un'altra opportunità a Pazzini dopo la deludente annata scorsa. La piazza ha accolto felicemente il ritorno di Hernanes, svincolatosi dopo la retrocessione di Wuajioni. Il centrocampo è stato ulteriormente puntellato con gli acquisti del principino Claudio Marchisio e di Fredy Guarin decisi a contribuire alla causa "verde oliva". L'attacco si è rinforzato con un'altra vecchia conoscenza della Corazzata, quel Rolando Bianchi che, ben 6 anni fa, aveva sfiorato quota 20 gol proprio sotto la guida di mister M.Giordano. Acquisto importante anche il valdostano Sergio Pellissier che mister Giordano ha voluto fortemente dopo averlo ammirato più volte da vicino in allenamento. La squadra sembra compatta e vogliosa di far bene, ma per arrivare al titolo è necessario un certo numero di reti da parte di tutti gli attaccanti.
Cosa convince: Il centrocampo è ben assortito ed i quattro titolari dovrebbero garantire anche un buon numero di reti
Cosa non convince: L'attacco è poco solido e soprattutto mancano attaccanti di primissima fascia, ed il solito Di Natale non può avere anche quest'anno tutto il peso su di sé
LA STELLA: ANTONIO DI NATALELA SCOMMESSA: ALBERTO GILARDINOLA MASCOTTE: SERGIO PELLISSIER detto "IL FRANCESINO"
Florida GatorsTorna ad allenare nella massima serie mister Cardone che dopo aver vinto due anni fa il titolo, in società con mister U.Giordano, con l'AS Tronzi, si tuffa in questa nuova avventura pronto a guidare la neopromossa Florida Gators. Regna il profilo basso in società, infatti l'obiettivo dichiarato è una salvezza tranquilla, ma in realtà la squadra sembra essere costruita per obiettivi più prestigiosi. Il roccioso e costante Barzagli si fa a capo di un reparto difensivo che per il resto non sembra proprio il top. A centrocampo i vari Pirlo, Pjanic, Nocerino e Lamela dovrebbero assicurare qualità assist e non pochi gol; inoltre c'è la sorpresa Florenzi che potrebbe rapidamente scalare le gerarchie del reparto mediano. In attacco bomber Cavani guida un gruppo estremamente interessante dove spicca la stella di Mattia Destro pronto ad esplodere definitivamente,ed il "pollo" Maxi Lopez fortemente voluto dall'allenatore dopo averlo allenato due anni fa. Centrare il titolo al ritorno sarebbe sorprendente ma a queste cose mister Cardone ci ha già abituato.
Cosa convince: L'attacco è assortito ottimamente, costituito da tutti giocatori che possono raggiungere la doppia cifra
Cosa non convince: Il centrocampo si basa troppo sul blocco romano, e manca una stella da affiancare a Pirlo
LA STELLA: EDINSON CAVANILA SCOMMESSA: ALESSANDRO FLORENZILA MASCOTTE: MAXI LOPEZ detto "IL POLLO"